16.12.12

-in braccio- (vizio?)

per un bambino 
essere tenuto in braccio
 è un bisogno


invito chiunque ad immaginarsi appena uscito da un caldo e confortevole luogo dove si è stati stretti stretti ma proprio stretti per almeno 1 mese e dove per i precedenti 8 mesi si è nuotato o fluttuato con una luce molto soffusa per essere stati poi praticamente scaraventati in un mondo freddo, rumoroso e troppo grande e non sentire un estremo bisogno di essere tenuti in braccio.

probabilmente non è necessario raccontare delle più diverse teorie pedagogiche che si pronunciano in merito [che potete comunque trovare qui] per capire l'importanza che è racchiusa nel tenere il più possibile un bambino a contatto con il corpo della sua mamma oppure, se non ce l'ha, di chi si prende cura di lui.

a me verrebbe da riservare al piccolo tanti mesi in braccio per conoscere bene il mondo e sentirsi sicuri quanti ne ha passati al calduccio.
tenendo presente che i bambini nati prematuri e quelli stati adottati sentiranno ancora più forte e forse per maggiore tempo il bisogno di contatto fisico.

io non ho studiato nulla in particolare e non ho svolto alcuna ricerca ma mi affascina molto il mondo dei bambini anche prima ancora che questi nascano e in particolare la loro emotività rispetto al nostro mondo che, non dimentichiamolo, è del tutto sconosciuto ai loro occhi come alla loro mente e al loro cuore e spetta a noi adulti mostrarglielo e farglielo conoscere come meglio ci è possibile fare.
quindi, ho sempre cercato di conoscere le più svariate teorie in merito.


Vorrei consigliare a chi fosse interessato, alcune letture che mi sono state di grande aiuto al fine di comprendere alcuni aspetti legati all'educazione e alle cure rivolte al bambino, sia a livello psicologico che strettamente fisico.


<<<  Avremo un bambino di Janet Balaskas, Yehudi Gordon, L. Su e F. Speciani    RED! edizioni


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<<< per il resto mi sono sempre informata sul web e ho fatto dono di quello che mi hanno consigliato il mio pediatra di famiglia, l'ostetrica con la quale ho fatto il corso pre-parto a Napoli e il pediatra della Sardegna sempre comunque dando ascolto alle mie sensazioni e a quelle di Cavalluccio Marino papà Marijo ma soprattutto ascoltando Vincenzo Michelangelo

.ringrazio chi mi ha letto.

3 commenti:

marty ha detto...

concordo, il contatto col proprio bambino è qualcosa di meraviglioso, e bisogna goderselo fino in fondo soprattutto i primi mesi e finchè il bimbo è piccino, poi crescendo vorrà essere indipendente e le coccole le vorrà solo quando decide lui...:D

Anonimo ha detto...

infatti la magia, anche della natura stessa se vogliamo, credo sia proprio quella: se la madre sarà presente nel modo corretto sarà il bambino stesso a fare il primo passo verso un'indipendenza serena e questo permetterà a entrambi di vivere il distacco in maniera traumatica.

[marty grazie per il commento]

Anonimo ha detto...

volevo dire in modo NON traumatico.