28.5.14

-mi spiace ma non so darti un titolo. però Berlino ha troppe energie. buone.

ps. sta notte mihai resa più "fredda". vorrei non esserlo perché ho tante cose da dirti e non mi spiacerebbe affatto dirtele scrivendo. però non posso. 
so che forse nemmeno ti spiace troppo che io, 
al momento, mi neghi la possibilità di non avere filtri. 
sta sera li ho. sta sera non sono io. 
o meglio: sta sera, sta notte o, come giusto che sia-visto l'orario- stamattina, sta venendo fuori la parte meno bella di me, succede quando sono insicura. quando mi rendono tale. 
ma non ti scrivo per passarti colpe, piuttosto per dirti che, proprio sta sera, così "zitta" non vorrei essere. tanto contenuta. è la paura. ne ho tanta. 
mi dirai: <<"meglio">>. che la paura fa bene e che è bella. 
ma io, come abbiamo sempre fatto, ora non manterrei riserve. 

22.5.14

-a Berlino diventa giorno presto.

Rischio di non andarci proprio a dormire.
tra due ore e mezza devo essere in piedi.
sto asoltando per l'ennesima volta "wait" e sto aspettando chissà cosa.
alzo il volume.
vado di là.
provo ad immaginarmi.
preparo pancake.
latti schiumosi.
panini con la marmellata.
aspetto che il cielo diventi completamente chiaro.




l'alba è più magica del tramonto.
inutile spiegare il motivo.
ho di là una bambina abbandonata a se stessa.
me ne sto prendendo cura come se fosse mia figlia.
fa tenerezza a tutte.
tutti.
la Cate anche si offre mamma per alcune ore.
sua madre ora non c'è.
ci siamo noi.
tutti.
gli amici.
mio figlio che ora è un fratellino.
anche la piccola T. aspetta.
chissà cosa.
prima piangeva.

17.5.14

-Berlino ti cerco a 22anni e 10mesi.

doveva arrivare il momento.
è arrivato.
anche quello di scrivere.
quello dopo.
canzone banale -a differenza del resto-.
poi andiamo pure al cinema.
cioé, nel senso che non è che dobbiamo solo stare dietro alla musica,
ai photoautomat e ai cessi di Kastanienallee.
ma quanto sono belli.
ma quanto sono strani.
ma quant'è stileberlino.
vabbè, alla fine ti puoi buttare pure a terra fuori al Prater.
guardare gente che si fa fotografare con i palloncini colorati.
"litigare" sulla qualità delle bevande contenute nel vetro.
accorgersi che alle 5 a Berlino è giornissimo.
fiutare la paura e ma fottersene della sua esistenza.
programmare cose che poi non succedono perché "ausverkauft"!
basta che riesci a comprarmi un giradischi a 15 euro.
io cappotti non te ne regalo.
perché c'è gente che lavora tantissimo.
gente che non lavora affatto.
e poi c'è gente che:

"adesso sono tranquilla.."






6.5.14

-already disturbed.

che malinconia.
cristo.
si.
si, le canzoni fanno il loro lavoro.
è vero.
lo so.
però non credevo.
non immaginavo un sacco di cose.




mi affido a voci che cantano quasi piangendo.
mi stendo intorno a loro.
notti insonni.
le madri dormono.
quando i bambini sono piccoli,
le madri dormono.
non dormono quando smettono di allattarli.
quando i seni si sono svuotati.
con loro il cuore.
non sanno più dove sono.
recuperano.
si appoggiano ancora a voci piangenti.
riprendono a fumare.
non fanno più male a nessuno.
c'è sangue inquinato che però non serve a nessuno in particolare se non a loro.