Bambino
ha sempre dormito la notte.
Dodici
ore per notte tutte di fila.
Tranne
“tetta-tetta” ogni “spesso”.
Ma
ha sempre dormito con noi. Quindi io mi giravo e “zàc”
accontentavo il suo bisogno di “tetta-tetta”.
Poi
è arrivata Berlino.
Con
lei 'la Pimpa' e con 'la Pimpa' la sua dipendenza.
Ma
magari sono solo prevenuta e sospettosa io.
Comunque,
che Bambino sia entrato o no in un tunnel a pallini rossi, io sto
potenziando la mia potenziale nevrosi.
Alle
tre di notte Bambino nel lettone è agitato e continua a richiedere
l'innominabile.
Berlino
sarà dai noi sempre ricordata come l'inizio di tutto.
O
almeno di molto.
Berlino
che il lavoro per noi non è solo stagionale,
Berlino
con i negozi di giochi in super saldi già ad un mese prima di
Natale,
Berlino
delle lunghe colazioni a pochi soldi,
Berlino
delle metro con le carrozze dedicate ai passeggini e i seggiolini
'apri e chiudi' dedicati alle mamme,
Berlino
che trovi una casa bella bella bella -90 mq con lo stucco alle pareti
e il parquet di quelli pregiati in zona residenziale anche parecchio
chichettosa a 800 euro al mese,
e
che te la puoi pure permettere quando ad andare a lavorare saremo in
due e intanto nella parte frontale del cervello a intermittenza mi
par di vedere la scrittina
'mavaffannculovaitaliadi..epuntinipuntinipuntini'
Berlino
o meglio Germania che “noi tra un annetto una casa ce la compriamo
proprio perché la banca qui ti accetta il mutuo come in Italia 20
anni fa”..
Berlino
sei bella ci piaci un sacco.
E
allora, mia bella, tienici qui, facci restare e facci 'sbareare'.
Ma
la mamma che scrive? Le odi a Berlino?
No!
La mamma scrive a se stessa e anche se spesso di 'Pingu' mi chiedi, o
caro Bambino, fammi scrivere!
Con
o senza rime, di notte o di giorno, lasciami il tempo.
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