6.12.12

-con la valigia in mano. part1

7.08 a Napoli "mi maturo" alla mattina.





lo stesso pomeriggio parto per la Sardegna.
ci sono grossi litigi con i miei genitori.
la mamma del mio fidanzato é sempre molto gentile e dolce con me.
imparo un po' a guidare la macchina -una vacchia polo- ma solo sullo sterrato.
mi fanno l'articolo 75 perchè avevo una sola canna nella borsa che nemmeno fumavo.
9.08 mi trasferisco a Milano.
indecisa tra storia e filosofia.
scelgo corso di laurea in filosofia.
divido la casa con Stephanie(monaco?), Barbara(rio), Nina(parigi)
la mia stanza con Barbara.

conosco Yaya Lù.
tradisco il fidanzato.
voglio tornare con il fidanzato che non si fida più.
2.09 fidanzato gentilmente mi porta con numerosi bagagli in stazione per prendere treno che mi riporta a Napoli.
non metto per tanto muso fuori casa.
mi sento una fallita.
conosco RoB e mi dice che sembro un fiore.
5.09 vado in Sardegna per liberare la testa e lavorare
sto male molto male.
conosco colui che -una volta scrissi- "quel 13 agosto mi ha salvato la vita" e che ora é il papà di Bambino.
sto meglio anche se mi chiama tristezza.
mi vuole sua fidanzata io non voglio.

iltredicidiagostoduemilanove ma già passato lo voglio mio fidanzato e lui anche.
decidiamo di andare a Vivere insieme.
9.09 ritorno a Napoli.
RoB viene a prendermi in vesparella.
10.09 raggiungo mio cavalluccio marino attuale a Brescia.
viviamo insieme "all'ospedale".
m'iscrivo al corso di laurea in scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo.
inizio a lavorare per una ditta di abbigliamento e sono una tuttofare e adoro quello che faccio.
dormiamo io e il mio cavalluccio marino in un letto ad una piazza e mezzo per nove mesi.
in quei mesi ci formiamo da cellule a feto da feto a bambino.
ogni notte prima di addormentarci lui mi dice: "amore mettiti comoda, fai belle nanne".
penso di lasciare gli studi universitari.
a lavoro non mi assumono come promesso.
continuo a studiare.
conosco Cris e altri.
meglio quando gli altri non c'erano.
io e Cris ci crogiolavamo nella semplicità e nella solitudine e mangiavamo e ridevamo e ci raccontavamo.
una notte -o forse un pomeriggio viene concepito bambino-.

vengo bocciata all'esame di Teatro dopo essere stata promossa a quello di Arte ma la prof -di Arte- era rincoglionita, quella di Teatro determinata, intelliggente, simpatica, pungente, unica.
nessuno sapeva ancora delle celluline che stavano diventando bambino ma secondo me la prof di teatro lo sapeva, ovviamente scherzo.
7.10 vado in Sardegna.
scopro di aspettare un bambino da 5 settimane.
la mia metà mi raggiunge.
facciamo l'ecografia insieme e il cuore batte.
decidiamo che quello sarà nostro figlio.
nessuno lo vuole tranne noi due e la zia Sabina con lo zio Vittorio ma anche la zia Tanja e la zia Giulia lo vogliono.
passiamo tutti le pene dell'inferno abbinate alle nausee.
il papà Marijo ha deciso che é una bambina e insieme abbiamo deciso che si chiamerà Olimpya.
8.10 vado dalla zia Sabina a Sarzana per rilassarmi e fare tutti i controlli importanti per il primo trimestre di gravidanza.
vomito sempre ma la zia mi compra delle crostatine di crema e frutta alla pasticceria.

la Bibi mi regala un libro sulla gravidanza e il parto attivo che divenerà la mia bibbia.
vedo il piccolino ballare in un'ecografia.
9.10 torno in Sardegna dal mio amato che mi aspetta.
decidiamo definitivamente che ci trasferiremo a Sarzana e lì cercheremo fortuna ed io partoriò in acqua a Poggibonsi
10.10 prendiamo nave per poi andare a Sarzana.
passeggiamo molto per il centro guardando principalmente le librerie che la mamma pancia adora.
andiamo a fare una bellissima ecografia a Genova dove ci dicono prima di tutto: "ma guarda che pisello" ed io credo che mi prendono in giro perché sono ancora fermamente dell'idea che sia una bambina come fermamente aveva deciso il papà e poi io penso che non so come dovrò educare un maschio poiché mi ero preparata solo all'educazione di Olympia.

si decidono tanti nomi e anche quello del maschietto che per il momento era solo Vincenzo dopo aver pensato a Niccolò e ad Indaco e ad Antonio.
12.10 una mattina di pioggia prendiamo prestissimo un treno per lentissimo per Napoli.
faccio una sorpresa a mia sorella che mi aveva già sgamata.
faccio una sorpresa alla mia amica J.J. che piange.
tutti mi fanno mangiare, la nonna Tatà in particolare.
il Cavalluccio Marino e mia sorella mi regalano il mazzo di fiori più grande che io abbia ricevuto per il mio compleanno numero 21.
festeggio il mio 21esimo compleanno con indosso un bel maglione lungo dove si vede la pancia.

mangiamo una buonissima pizza a Materdai.
faccio tutte le visite dall'affascinantissimo giovane ginecologo.
io e futuro papà ascoltando sempre Ludovico Einaudi e Lemon Tree e 24 grana e giochiamo molto e alle volte con noi gioca mia sorella e alle volte giusto _alle_ anche la mia mamma.
il [tremarzo] é il compleanno di mia cugina 24enne anche lei con pancia piena di bebè e quella notte anche lei gioca con noi e va via la luce ed io ho la scadenza dopo una settimana e continuiamo a giocare con la candela accesa 

e bebè in mia pancia mi da un calcione grandissimo ed io penso che ci siamo e che é mio figlio é romantico e che vuole farmi sentire il dolore del travaglio in una situazione senza luce, senza televisione, di notte.
Ma la nonna pensa: "cazzo se non c'è elettricità non si aprirà il cancello automatico per portarti in auto in ospedale" (!!!) ma pensiamo poi che ci sono i taxi e ""oh che bello non siamo fregati"" ed io: ""oh che figa: vado a partorire in taxi""
ma quella notte non nacque.
bensì poi...
 
FINE PRIMA PARTE

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