8.4.14

-'Sta mattina a Berlino c'era il sole.


Vento forza [boh] mille.
Cadono cose.
Provocano rumore.
Il rombo di un aereo si confonde tra gli alberi impazziti.
Ho di nuovo le mani secche.
Ansia.
Male allo stomaco e ansia.
Continua a cadere roba ed io che penso alla mia pagina virtuale ma che scrivo sulla mia YellowMolesk, vedo pagine che vogliono staccarsi.
Inizia a piovere.



Volentieri resto qui con le gocce che aumentano.
La prima sulla spalla.
In un paio di minuti rischierei di tornare in aula bagnata.
Sento voci che ridono.

6.4.14

-mi sono innamorata.

Mi sono innamorata.
è una sensazione bellissima.
credo mai provata prima.


ho un'energia nel profondo che mi lascia il sorriso dentro.
ho sempre voglia di fare cose nuove.
d'imparare.

2.4.14

[Theo e Oceania] -storie di fantasia.

ti racconto una storia.






Theo era innamorato di Oceania.
ma prima che tutto accadesse Theo era solo uno pieno di sorrisi e di grandi mani che abbracciano vecchi e nuovi amici come se fosse la stessa cosa.
prima che accadesse, Oceania era più scema di ora.

Lei era sempre stata bella. fin da piccola.
la madre e la nonna dicevano che sembrava venuta dalla Luna Blu.
un giorno quando Oceania era piccolissima i suoi occhi di notte divennero così scuri che.
?
che non si sa. lei racconta certe cose. ma non si sa.

31.3.14

-non so cosa rischio.


c'ho le guance rossissime.
che ne so.
sono sola.
non c'è nessuno che m'imbarazza.
particolarmente caldo no.
però ho le guance che scoppiano.
sarà come la storia delle bolle di lei.
quella che quando tornava a casa dal fidanzato le venivano le bolle.
sarà che mi sono mangiata qualcosa di strano. ma anche no.
non lo so ma ho le guance che quasi bruciano.

è la prima volta.

30.3.14

-buongiorno così.



mi chiedeo se devo spiegare a mio figlio il "corretto" uso degli adesivi oppure se devo lasciare totale spazio alla sua creatività!

29.3.14

-flussi che continuano con nomi che non ti appartengono più.


il bisogno è fisiologico.
pochi riescono a capirlo.
lo chiamano flusso di coscienza.
a me, personalmente, non interessa dargli un nome.
è solo che sono sempre punto e a capo: la linea.
la prima.la prima linea.
ovviamente ti metti a pensare al film.
e comunque è alla linea principale che vuoi dare al tuo blog che ti riferisci.
e ovviamente ometti aggettivi come "cazzo" perché non è che poi suonino tano tanto carini.
la musica naturalmente deve essere sempre di quelle che ti entrano dentro che all'nizio nemmeno te ne accorgi.
che poi però per mesi, e anche dopo un anno, ti ritrovi a scrivere,ancora una volta, sempre con la stessa musica.
i pensiei non cambiano mai e nemmeno le paure.
tu sei sempre stata la stessa anche se in troppi non se ne sono accorti.
non riesci nemmeno a fermarti perché altrimenti perdi il flusso e fai fatica a riprenderlo.

1.2.14

-creativo non sorvegliato.

Sono distratta.
Mi chiama mentre lo sono ancora.
Non mi accorgo di nulla.
Sto scrivendo una cosa importante.
Mi fa sedere.
Ride e mi chiede di guardare.
Alzo lo sguardo e lui ride ancora.


Mi dice che è un albero di Natale.